ANGELA E DAVID AVILA, GIOVANI PERUVIANI ESEMPIO D’INTEGRAZIONE
«Progetto Retoño Andino Latinoamericano»
Nato ufficialmente in ottobre 2013, e promosso dalla Associazione ASPIL (Associazione di Sviluppo e Promozione per l’ Integrazione Latinoamericana). Retoño che significa «Germoglio» è un progetto che prevede un laboratorio interculturale artistico rivolto ai bambini (pulcini) e ai giovani (juniors) delle seconde e nuove generazione di tutte le etnie. L’insegnamento è realizzato da docenti con esperienza, principalmente maestri giovani ed entusiasti che vengono affiancati durante l’anno anche dai «capo-animatori» ovvero dai giovani del gruppo «juniors» che parallelamente alle danze intraprendono anche un percorso formativo-educativo di animatori e futuri educatori/maestri interculturali. Da settembre 2014 il progetto è patrocinato annualmente dall’Ex Consiglio di zona 4, attuale Municipio 4, del Comune di Milano e prevede un laboratorio di danze tradizionali dei paesi della Comunità Andina (Perù,Colombia,Bolivia,Ecuador) e dell’Italia, musica folcloristica, un laboratorio di teatro intercutlurale ed incontri di orientamento per le famiglie partecipanti, e in alcune occasioni anche per tutta la comunità del territorio. Il progetto prevede inoltre delle partecipazioni artistiche da parte dei Retoño in eventi culturali e che possano promuovere la sana partecipazione delle seconde e nuove generazioni in contesti di sensibilizzazione (anziani,disabili,comunità straniere,etc.).
ANGELA una bella ragazza peruviana, ha tanti progetti, ma il principale ¨é quello di non fermarsi per far conoscere la cultura Peruviana e latinoamericana a la comunità Italiana, la sua carta di presentazione è il suo carisma, l’abbiamo conosciuta come presentatrice della Festa dei Popoli, e dopo nel saggio annuale di Retoño.
DAVID, danza, canta, insegna la cultura latinoamericana, ha un grande potenziale e ci mette tutto il suo cuore in quello che fa, adesso e maestro completo nel Progetto Retoño Andino Latinoamericano.
I DUE FRATELLI HANNO DIMOSTRATO CHE SI PUO INTEGRARE IN ITALIA, BASTA SOLTANTO METTERE AMORE, PASSIONE E RISPETTO PER LA PROPRIA CULTURA E QUELLA CHI CI OSPITA.
M.C